Departures
Il film rende molto bene lo spirito giapponese nelle sue infinite sfumature, attraverso la storia del violoncellista Daigo che, rimanendo senza lavoro, decide di fare ritorno al suo paese d’origine. Qui comincia a cercare lavoro e il destino lo avvicina ad un lavoro molto particolare, in Giappone soggetto a forte tabù. Credendo inizialmente che si tratti di un’agenzia viaggi, si trova a doversi confrontare tutt’altro genere di partenze. Il rito della deposizione, il nokanshi, è un’antica tradizione giapponese, un modo prezioso per dare l’estremo saluto alla persona deceduta: la pulizia del corpo, il trucco sul viso e la vestizione sono le ultime simboliche carezze fatte alla persona cara, prima di lasciarla andar via per sempre. Il protagonista scopre pian piano, tra molte difficoltà create anche dalla giovane moglie, di avere un’incredibile vocazione per l’arte della sepoltura. Tutte le sue vicende familiari si intrecceranno con questa nuova dimensione spirituale.