Un insolito naufragio nell’inquieto mare d’oriente
Opera prima di Sylvain Estibal, giornalista, scrittore e realizzatore francese di origine uruguaiana, Un insolito naufrago nell’inquieto mare d’Oriente è una commedia che azzarda in un territorio delicato e suscettibile come la Striscia di Gaza. Estibal si prende il rischio e (lo) fa bene, lasciando che il suo protagonista agisca maldestramente dentro gli spazi ridotti, della vita e della pesca, da Israele. Nel suo svolgersi rocambolesco il film incrementa il nonsense, indotto dalla paranoia delle due parti, giocando sulle corrispondenze tra israeliani e palestinesi e senza fermarsi davanti alle differenze. Piccola commedia umanista e ‘fraterna’, premiata nel 2012 con un César al miglior debutto, questo film trova il giusto equilibrio tra farsa e fiaba, giudaismo e islamismo, tra ḥarām e ṭaref (il cibo proibito secondo le prescrizioni alimentari di ebrei e musulmani), rinnovando il discorso su un conflitto infinito e attivo da più di sessant’anni.