Yemen.
Mercati e mercanti di armi.

Negli ultimi tempi la situazione è diventata disastrosa. Il possesso di un’arma non è più uno status symbol oppure un semplice deterrente reso necessario dalle continue lotte intertribali, ma una necessità data da una situazione di guerra e guerriglia che perdura incessantemente dal 2014.

Dopo la guerriglia scatenata dal gruppo houthi, che a seguito di manovre governative non gradite, occupò la capitale per circa 6 mesi, non c’è più stata pace in questo meraviglioso paese, dilaniato da continui conflitti e dalla presenza di Al Quaeda, sopravvissuta all’uccisione di tanti suoi leader e soggetto dei tanti bombardamenti che hanno sfigurato ila nazione.

Acquistare un’arma in Yemen era ed è oggi estremamente facile, basta recarsi nei mercati all’aperto che vendono sempre meno datteri e sempre più kalashnikov e munizioni. La popolazione è alla fame, ma tutti possiedono un’arma ed una tasca piena di pallottole.

” Le munizioni sono di bassissima qualità” ci dice un ragazzo armato di kalashnikov “Vengono dall’Egitto oppure da altri paesi africani, e non si può sapere che direzione prendano una volta uscite dalla canna”. Dalla borsa di un’anziana signora rotolano a terra arance e una bomba a mano.


Puoi trovare la versione integrale di questo reportage su:
OASIS – Rivista di cultura ambientale – n. 179
Abitare il Mondo – volume edito da White Star – National Geographic
Proiezione – Incontro “Abitare il Mondo”
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