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Italia – Riola di Vergato.

Follia e genialita' di un Conte eccentrico.

Il conte Mattei fu affermatissimo e ricercatissimo come omeopata. Questo grazie alla sua invenzione, l’elettromeopatia, nella quale veniva riunito il potere delle erbe con quello dell’elettricità vegetale, e che al tempo si diceva riuscisse addirittura a curare il cancro.

Già allora Mattei possedeva industrie farmaceutiche in tutto il mondo e da tutto il mondo venivano a farsi curare da ogni tipo di malattia; ospiti della Rocchetta furono ad esempio Ludwig di Baviera e lo zar Alessandro II. Persino Dostoevskji citò il Conte ne “I Fratelli Karamazov”, quando il diavolo racconta di essere riuscito a guarire da terribili reumatismi grazie alle gocce del Conte Mattei.

Alla morte del Conte, avvenuta nel 1896, subentrò il figlio adottivo Mario Venturoli, che portò a termine alcuni progetti lasciati in sospeso. Purtroppo, Venturoli non lasciò degli eredi altrettanto sensibili. E quando venne la guerra le truppe tedesche prima e la popolazione poi portarono via i quadri, i tappeti, quasi tutti i mobili… addirittura, le porte con i relativi stipiti.

Nel 1959, la acquistò Primo Stefanelli, detto il “Mercantone”, il quale, per fare onore al suo soprannome, finì di vendere l’arredamento che era sfuggito alle razzie della guerra, la usò come ristorante e albergo e poi abbandonò la Rocchetta ai vandalismi dei visitatori e all’incuria.

Negli splendidi interni della Rocchetta furono girati film suggestivi, quali “Balsamus” di Pupi Avati e “Enrico IV” di Marco Bellocchio. Oggi la magnifica Rocchetta è stata parzialmente ristrutturata e, in certi periodo dell’anno, è possibile visitarla per appuntamento.

Puoi trovare la versione integrale di questo reportage su:

OASIS – Rivista di cultura ambientale – n. 225