Etiopia.
L'importanza della scarificazione.

La scarificazione è l’atto di coprire, camuffare e trasformare il corpo creando ferite nella propria carne per provocare segni indelebili. È forse una delle procedure di modifica del corpo più incomprese eseguite oggi ed è ampiamente percepita nella società occidentale come una pratica culturale dannosa.

Il popolo Suri è un popolo agro-pastorale e abita in parte della zona occidentale dell’Omo delle nazioni meridionali dell’Etiopia. Abitano anche le montagne della Great Rift Valley nelle pianure dell’Etiopia sud-occidentale.

Come popolo, sono orgogliosi delle cicatrici che portano. La pratica ha un’importanza storica e culturale significativa e oltre 30.000 gruppi di persone partecipano ancora a questi rituali come le piastre delle labbra, le scarificazioni del corpo e la lotta con i bastoni.

La maggior parte delle pratiche di scarificazione viene effettuata durante i rituali per celebrare l’inizio della pubertà, il primo ciclo mestruale o il parto dove le donne si incidono la pelle dopo averla sollevata con una spina. Una volta effettuata, l’incisione viene strofinata con cenere o linfa per produrre il cheloide che resterà a testimonianza della procedura.

Nella cultura tribale dei Mursi esistono due tipi di scarificazione: kitchoga o kitchoa e riru; queste due diverse tipologie sono caratterizzate da disegni e tecniche differenti ed hanno finalità e significati diversi, così come diversi sono i soggetti che le possono avere, riru ad esempio è riservato solo agli uomini.

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