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Cachoeira (Brasile).

Un'antica confraternita.

Le 23 anziane donne sono splendide, i volti rugosi, le collane sovrapposte, i sorrisi smaglianti. Accarezzano con gesti plateali tutti coloro che si avvicinano per ricevere una benedizione o un augurio, godendosi il protagonismo di questi soli tre giorni, strette in un crocchio di larghe sottane sui gradini della chiesa.

Questo insolito gruppo è l’Irmandade da Boa Morte, unica confraternita completamente al femminile del Brasile che affonda le sue radici nel lontano 1820, quando venne costituita da un gruppo di ex schiave africane che si impegnarono a finanziare la liberazione di figli, mariti, parenti ed altre donne bisognose.

Cachoeira pullula di adepti di bianco vestiti. Numerose le rappresentanze oltre oceano, i figli e i nipoti degli schiavi liberati vengono fino qui ogni anno a ringraziare le donne che liberarono i loro padri.

La cerimonia si svolge nella Iglesia Matriz Nossa Senhora do Rosario e fino ad un certo punto sembra una normale messa cattolica, celebrata, naturalmente, da un sacerdote. Ma ecco uscire la statua della Vergine Maria, nello specifico Nossa Senhora da Boa Morte che, nella tradizione di questa confraternita, è resuscitata a nuova vita.

Puoi trovare la versione integrale di questo reportage su:

OASIS – Rivista di cultura ambientale – n. 194