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Argentina.

Madri coraggio.

Si avvicinano quasi a creare un corpo unico, per pochi attimi soltanto. Poi i fazzoletti candidi, che sembrano fusi in un unico corpo compatto, si separano mentre le anziane signore già impugnano un lungo striscione.

E’ giovedì, giovedì pomeriggio, per la precisione le 15:30. L’ora della memoria. E la piazza non è una piazza qualunque ma la celebre Plaza de Mayo di Buenos Aires. Sullo sfondo i toni caldi della Casa Rosada, il palazzo presidenziale argentino.

Le foto dei loro cari appaiono ora un po’ sbiadite, ma  sono sempre lì, appese al collo, tra le loro mani. Proprio come quando, nel lontano 1977, iniziarono a girare instancabilmente attorno al celebre obelisco posto al centro della piazza, rivendicando la verità.

I loro occhi ormai prosciugati anche dall’ombra dell’ultima lacrima e le loro andature che si fanno di anno in anno sempre più incerte sembrano rendere ancora più rumorosa la loro lotta sociale e politica.

Puoi trovare la versione integrale di questo reportage su:

OASIS – Rivista di cultura ambientale – n. 190