Isole Banks.
Il suono dell'acqua.

Pare che l’origine storica di questa pratica, relativamente recente, derivi da una donna nata nell’interno dell’isola che, trasferitasi poi sulla costa, iniziò a riprodurre i suoni del mare che non conosceva, come la risacca, le onde, il vento.

In questo modo iniziò e si diffuse una pratica musicale collettiva, fin da subito apprezzata dalla popolazione locale. Questo creò un nuovo senso di appartenenza e di identità, tutto al femminile.

Le loro bocche simulano suoni di pesci e di delfini, ottenuti soffiando sopra e sotto la superficie dell’acqua. Il rosso degli ibiscus che portano tra i capelli, spicca tra le gocce verdi e sullo sfondo scuro della foresta pluviale.

L’idea di suonare l’oceano ci è subito apparsa come una pratica di grande bellezza perfettamente in sintonia con questo angolo di mondo, e la melodia ottenuta in questo modo ci è sembrata veramente diversa da tutta la musica da noi ascoltata in precedenza.

Puoi trovare la versione integrale di questo reportage su:
OASIS – Rivista di cultura ambientale – n. 206
Isole ed Etnie sconosciute dell’oceano Pacifico – volume edito da White Star – National Geographic
Proiezione – Incontro “Isole ed Etnie sconosciute dell’oceano Pacifico”
Puoi controllare se la presentazione di questo reportage è programmata sul nostro CALENDARIO PROIEZIONI